L’associazione Rafiki for Africa nasce come onlus nel 2007 e si occupa ancora oggi di donazioni per l’Africa a Venezia
Da dove nasce l’idea di fondare tale associazione?
Il desiderio di aiutare nel miglior modo possibile le popolazioni africane fornendo competenze pediatriche è responsabile della fondazione di questa onlus, la quale è cresciuta sensibilmente grazie all’attiva collaborazione di colleghi pediatri disponibili a partecipare al progetto.
Quali sono stati i target geografici? Inizialmente il Kenya è stato oggetto degli interventi di questa associazione che, in seguito, si sono estesi in Etiopia e in Burundi.
Il loro principale obiettivo è sempre stato aiutare la gestione sanitaria nei territori africani, come l’affrontare la malnutrizione, il sostenere la prevenzione e la cura delle malattie tropicali, nonché il contribuire alla formazione di nuovo personale sanitario sempre più richiesto.
Di quali interventi pratici si occupa la Rafiki for Africa?
Innanzitutto della visita e della conseguente cura di bambini portati nei dispensari, ma anche della loro cura in loco, tramite l’allestimento di ambulatori nei villaggi piuttosto che in piena savana.
Inoltre, l’organizzazione e il sostegno di progetti di educazione sanitaria è parte integrante del lavoro quotidiano, nonché l’organizzazione da casa di eventi di solidarietà per la raccolta di fondi.
Gli interventi della onlus hanno cadenza mensile, in modo tale da permettere il costante monitoraggio dei progetti già in corso.
Grazie all’aggiunta di nuovo personale e dell’apporto di sempre più medici, infermieri e altri ruoli sanitari, l’associazione Rafiki si sta sempre più ampliando in termini di grandezza e, soprattutto, di professionalità.
Il sostegno verso queste popolazioni in evidente bisogno si estende anche ai migranti che continuano a sbarcare nel nostro paese, questo grazie alla recente collaborazione instaurata con l’Hot Spot di Pozzallo che permette a questa onlus di svolgere attività medica tramite un Centro di Accoglienza posto direttamente sulla banchina del porto all’interno del quale è previsto un ambulatorio medico per prestare immediatamente assistenza sanitaria a chi sbarca.
Quali sono alcuni progetti attualmente in corso e come si può donare?
Oltre alla collaborazione con l’Hot Spot di Pozzallo in atto dal 2017 e che fino ad oggi è riuscita a dare assistenza a migliaia di migranti, di recente è stato stabilito un collegamento con il Senegal grazie ad una signora senegalese che vive in Italia e che si occupa di raccogliere vestiario e alimenti che spedisce ad un orfanotrofio che si trova in una città ad 80 km da Dakar.
La struttura prevede una casa temporanea per i bambini lattanti orfani le cui madre non possono prendersi cura di loro, un’unità familiare che accoglie bambini dai 2 anni e mezzo ed un’altra unità che accoglie bambini oltre i 6 anni.
É disponibile un paramedico che fornisce assistenza sanitaria, ma c’è bisogno di latte in polvere, di farmaci oltre che di finanziamenti per il sostentamento dell’intero Centro.
Come donare presso questa associazione? Sul sito ufficiale della Rafiki for Africa sono presenti le coordinate bancarie, il codice fiscale per donazioni 5 per Mille e la possibilità di donazione online attraverso PayPal.